Lockdown – Lockup

Abbiamo passato due mesi sul terrazzo di casa. Grazie al cielo il nostro palazzo ne è provvisto. La temperatura è sempre stata mite e ad una certa ora della giornata siamo sempre andati su, a prendere un po’ d’aria, ad allungare lo sguardo, a sgranchirci le gambe. E giorno dopo giorno abbiamo iniziato a riconoscere la fauna circostante.

A parte i corvi appollaiati sule antenne, le persone hanno trovato i modi più disparati per passare il tempo: yoga, ginnastica, solarium semiintegrale, chi camminava girando decine di volte lungo il perimetro del lastrico solare, chi ballava, chi pranzava sul balcone. Discussioni ormai di dominio pubblico tra coloro che abitavano gli attici e ragazzini che giocavano a chiapparella sui tetti. Crisi condominiali per gli abitanti degli ultimi piani, non abituati a sentire persone camminargli sulla testa, ma nuovi incontri verso il tramonto tra vicini di casa che non si erano mai visti. Per non parlare dei cori, dei canti, degli spettacoli di opera lirica improvvisati tra i balconi del vicinato.

E’ stata un’esperienza unica, spero irripetibile.

Balconi – Acquarello su carta (35×25 cm)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *